Dal sogno all’abbandono

Lina Bo e la cultura dell’abitare in Italia (1939-1946)

Parole chiave: Cultura abitativa, Casa, Arredo, Italia, Attività editoriale, Lina Bo

Abstract

Il saggio indaga l’attività italiana di Lina Bo analizzando criticamente i suoi contributi letterari all’interno del panorama editoriale italiano. Il testo propone una rilettura critica degli scritti della Bo che, pubblicati su Domus, Stile, Grazia e A. Attualità, architettura, abitazione, arte tra il 1941 e il 1946, apportarono un contributo importante nella cultura abitativa in Italia. Il tessuto della narrazione percorre idealmente la biografia dell’architetto, a partire dal sogno, ovvero dalla sperata creazione di un moderno gusto dell’abitare, sino all’abbandono, che coincide con il trasferimento in Sud America. I principi teorici enunciati negli scritti italiani, connessi alla promozione di un paradigma abitativo nazionale, saranno riproposti e trasferiti in un contesto geografico diverso. Infatti, l’impegno didattico e sociale infuso dalla Bo nella divulgazione dell’abitare moderno, accompagnerà la sua attività in Brasile come testimoniato dalla fondazione della rivista Habitat.

Biografia autore

Raissa D'Uffizi, Università La Sapienza di Roma

Ha conseguito la Laurea Triennale in Disegno industriale e la Laurea Magistrale in Design, Comunicazione visiva e multimediale. Attualmente è iscritta al corso di Dottorato in ‘Pianificazione, design e tecnologia dell’architettura’ presso l’Università di Roma La Sapienza. La sua ricerca esplora il concetto di design italiano come patrimonio condiviso, indagato in quanto fenomeno culturale in relazione alla sua diffusione e percezione nella società. Parallelamente all’attività professionale come graphic designer, si è impegnata in progetti di ricerca sui temi della storia del design e della comunicazione visiva, tra cui il recente progetto La Milano che disegna (2020), sugli archivi di design a Milano.

Pubblicato
2021-10-04