Geografie relazionali del design catalano tra gli anni cinquanta e sessanta

Dalla periferia al centro e ritorno

Parole chiave: Design di contesto, Design catalano, Barcelona, Cultura materiale, Prodotto

Abstract

A partire dal dopoguerra, in una condizione di duplice vincolo data dal persistere del regime franchista e dall’arretratezza economica e tecnologica rispetto agli altri paesi, la Catalogna affronta le sfide della modernità e della nascita della disciplina del disegno industriale attraverso una serie di esperienze che hanno come costante il continuo confronto con gli altri contesti europei: dai riverberi della Bauhaus fino alle influenze della Scuola di Ulm, dal dialogo con Alberto Sartoris e Gio Ponti fino al confronto con Tomás Maldonado, la cultura del design catalano alterna protagonismo e crisi rispetto al dibattito internazionale passando continuamente da una condizione di “centro” ad una di “periferia”. In questo scenario, il contributo analizza le geografie relazionali nella costruzione della cultura del design catalano negli anni cinquanta e sessanta, dal dopoguerra fino al VII Congresso ICSID, raccontando le influenze, i dialoghi, le interferenze e le contaminazioni trasmesse e ricevute dalle altre culture europee.

Biografia autore

Vincenzo Paolo Bagnato, Politecnico di Bari

Architetto PhD, laureato nel 1999 alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari. Vincitore di una Borsa di Studio del Politecnico di Bari, dal 2000 studia e lavora a Barcellona dove, presso la ETSAB-UPC, consegue il Dottorato di Ricerca (PhD) in Architectural Design (2014). Dal 2005 è professore di Design e Progettazione Tecnologica dell’Architettura e dal 2019 è Ricercatore Senior (RTDb) in Disegno Industriale presso il Politecnico di Bari. È stato Visiting Professor presso la Polis University di Tirana, è collaboratore esterno del Gruppo di Ricerca GIRAS (International Research Group in Architecture and Society) dell'ETSAB di Barcellona ed è membro dell'ADI. Ha pubblicato, per la casa editrice Aracne, Architettura e rovina archeologica (2014) e Il design per la luce (2018). 

Pubblicato
2021-10-04