Progettare il “self-service”

Allestimenti dei negozi per la vendita dell’alimentare

  • Ali Filippini Politecnico di Torino
Parole chiave: Attrezzature, Display, Self-service, Supermercati, Vendita visiva

Abstract

Quella del self-service in Italia è una rivoluzione commerciale che inizia con i primi supermercati e reparti alimentari di grandi magazzini nella seconda metà degli anni cinquanta, per poi diffondersi capillarmente ai negozi di alimentari, grandi e piccoli, portando le tecniche e le attrezzature del “libero servizio” a tutte le categorie di merci.
Il testo descrive, soprattutto attraverso l’opera di propaganda e assistenza tecnica delle riviste specializzate nella vendita, la diffusione del self-service; esportato, strategicamente, dall’America in Europa già sul finire degli anni quaranta e nel nostro paese negli anni del boom economico con epicentro a Milano.
Con il passaggio dalla bottega tradizionale a uno spazio di vendita dalla pianta organizzata per aree specializzate e percorsi, il negozio diventa un moderno ambiente di lavoro. Tema di fondo è la organizzazione, e relativa messa in scena, del prodotto alimentare in funzione della vendita tra: funzionalità dei sistemi espositivi, marketing, “vendita visiva”, pubblicità, packaging correlato alle tecniche di un efficace “design del display”.

Biografia autore

Ali Filippini, Politecnico di Torino

Laureato in disegno industriale al Politecnico di Milano, ha conseguito il PhD in Scienze del design presso l’Università Iuav di Venezia con una tesi sulla storia dell’esporre in ambito sia merceologico che culturale. Presso la stessa università è stato assegnista di ricerca nel 2015 occupandosi di arti decorative in Italia negli anni cinquanta lette attraverso l’Archivio Paolo De Poli. È docente di Storia e critica del progetto presso l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino e di Storia della comunicazione e del design al Politecnico di Torino. Insegna Design History presso il Master in Design della Scuola Politecnica di Milano. Collabora regolarmente con riviste di settore («Diid – Disegno Industriale Industrial Design», «Auto&Design», «Mestieri d’Arte e Design») e a progetti editoriali nell’ambito del design.

Pubblicato
2015-07-31