Il progetto del prodotto alimentare

Parole chiave: Alimenti, Cultura materiale, Design del cibo, Prodotti, Storia delle cose

Abstract

Questo contributo intende proporre elementi di metodologia della ricerca, assieme a una prima proposta di scansione temporale nel contesto italiano, per quanto riguarda la storia del progetto del prodotto alimentare.
Divenuto di frequente onnicomprensivo, il termine Food design tende a definire un ambito molto ampio all’interno del quale risulta difficile articolare idonee analisi e approfondimenti.
Può allora essere utile precisare e distinguere fra design “con il cibo” (ad esempio, un certo modo di preparare ricette, piatti o portate), design “per il cibo” (tutti i prodotti o altro legati alle modalità di consumo e servizio, dalle posate alle pentola, ai bicchieri) e design “del cibo”, food product design, di cui ci occupiamo in questa sede.
L’artefatto alimentare necessita di essere indagato come un progetto integrale: dai caratteri organolettici alla sua forma; dai sistemi tecnologici e organizzativi per la produzione a come si colloca in un contesto di valorizzazione, comunicazione e consumo, fino alla gestione completa del ciclo di vita.
Non solo gli aspetti produttivi (che permettono di realizzare a mano, a macchina, con processi automatizzati; in pezzo unico, piccola o grande serie) ma anche le necessarie componenti e dinamiche che si affiancano al produrre che, fra le altre cose, riguardano fattori funzionali, estetici, simbolici e legati all’immaginario collettivo.

Biografia autore

Alberto Bassi, Università Iuav di Venezia

Nato a Milano nel 1958, si occupa di storia e critica del design. È professore associato all’Università Iuav di Venezia e direttore dei Corsi di laurea in disegno industriale dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino (laurea congiunta con Iuav, sede San Marino). Fa parte della redazione di «Casabella»; collabora con riviste di settore, come «Auto & Design», con l’inserto domenicale del quotidiano «Il Sole 24 Ore» e con «Il fatto quotidiano». Fra i volumi pubblicati, Giuseppe Pagano designer (con L. Castagno, Roma-Bari: Laterza, 1994); La luce italiana. Il design della lampade 1945-2000 (Milano: Electa, 2003); Antonio Citterio industrial design (Milano: Electa, 2004); Design anonimo in Italia: Oggetti comuni e progetto incognito, Electa, Milano 2007; Design. Progettare gli oggetti della vita quotidiana (Bologna: Il Mulino, 2013).

Pubblicato
2015-07-31