Arti applicate e formazione: il caso Sullam

Parole chiave: Arti applicate, Formazione, Sapere e saper fare, Sullam, Venezia

Abstract

La ricerca illustra i principali temi e le problematiche riguardanti l’insegnamento delle arti applicate in Italia tra il XIX e XX secolo. Si evidenzia la storica separazione nel sistema didattico italiano, tra ‘sapere’ e ‘saper fare’, ‘artisti’ e ‘artefici’ e il conseguente dibattito teso a superare questa dicotomia. Sarà nelle nascenti Scuole di Architettura che verrà in parte ricomposto questo dualismo. È una specificità italiana che andrebbe ulteriormente studiata in particolare oggi, di fronte alla recente autonomia pedagogica conquistata dalle scuole di design nei confronti dell’architettura.

Biografia autore

Rossana Carullo, Politecnico di Bari

Si è laureata nel 1993 in architettura a Venezia presso lo Iuav. È PhD in Progettazione Architettonica presso l’Università di Palermo, e Post-Dottore di ricerca in Architettura degli Interni presso il Politecnico di Bari. Attualmente è Professore Associato in Disegno Industriale presso il Dipartimento Dicar del Politecnico di Bari e dal 2012 coordinatore del corso di Laurea in Disegno Industriale dove insegna dal momento della sua fondazione nel 2003. Svolge le proprie ricerche indagando storicamente, criticamente e attraverso il progetto, sugli aspetti interdisciplinari e sui caratteri trasversali di quelle discipline che storicamente hanno contribuito alla formazione della figura del designer in Italia a partire dalla nascita delle scuole di architettura agli inizi del ‘900.

Pubblicato
2013-03-01
Sezione
Ricerche