Per una storia del prodotto nel distretto dello Sportsystem di Montebelluna

Museo, archivi, fonti

  • Eleonora Charans Università Iuav di Venezia
Parole chiave: Archivi, Attrezzatura e abbigliamento sportivi, Montebelluna, Sportsystem

Abstract

Il contributo si concentra sulla storia del Distretto dello Sportsystem di Montebelluna e sulle problematiche legate all’individuazione e all’utilizzo delle fonti per essa rilevanti. Oltre a contestualizzare questo caso nella cornice della storia del design italiano, l’articolo discute il processo e i risultati di un progetto volto alla costituzione di un museo dedicato al Distretto. La trattazione è suddivisa in tre parti: il primo paragrafo affronta il principale luogo di confluenza e sedimentazione della memoria, il Museo dello scarpone e della calzatura sportiva; la seconda parte analizza nello specifico le tipologie di fonti legate al prodotto fornendo al contempo lo stato dell’arte sugli archivi del territorio; l’ultima parte traccia un bilancio di quanto emerso dalla ricerca.

Biografia autore

Eleonora Charans, Università Iuav di Venezia

Dottore di ricerca in teorie e storia delle arti presso la Scuola di studi avanzati in Venezia (2012), ha ottenuto dall’Università Iuav di Venezia una borsa di ricerca per studiare la memoria e gli archivi del Distretto dello Sportsystem di Montebelluna (2015-16) e un assegno di ricerca incentrato sulle metodologie e tecniche legate alla ricostruzione e visualizzazione degli allestimenti recenti della Biennale di Venezia (2017). Attualmente è assistente alla didattica per i corsi di storia dell’arte contemporanea presso la stessa Università, dopo aver svolto la medesima attività presso il Politecnico di Milano (2011-16). Ha pubblicato uno studio su Gino De Dominicis incentrato sulla ricostruzione della sala per la 36. Biennale del 1972 (Scalpendi editore, Milano) e contributi in varie riviste, tra le quali «Studies in the History of Gardens and Design Landscapes», «Nuova Museologia», «Ricerche di S/confine», «Arabeschi – Rivista internazionale di studi su letteratura e visualità» e «Venezia Arti». Suoi principali filoni di ricerca sono la storia delle esposizioni, gli archivi e la memoria, il collezionismo e le neoavanguardie degli anni Settanta.

Pubblicato
2017-12-30