Enzo Frateili, un protagonista della cultura progettuale italiana

Parole chiave: Attività artistica, Design italiano, Didattica del design, Enzo Frateili, Storia e teoria del design, Tecnologia dell'architettura

Abstract

Il tema che proponiamo costituisce una sorta di prima sperimentazione per la nostra rivista. L’elemento di novità è quello di aver costruito un intero numero attorno a un solo personaggio, fatto non consueto – questo – neppure per altre pubblicazioni scientifiche periodiche. Il ritratto individuale s’adatta meglio alla dimensione del volume, della biografia o della monografia. In genere questo avviene però quando sul protagonista s’è accumulato un buon numero di studi e riflessioni o, più semplicemente, quando si tratti di un personaggio riconosciuto e quindi “spendibile” sul piano editoriale. Enzo Frateili (Roma 1914-Milano 1993) è invece figura poco nota se non sconosciuta oggi ai più, ma a mio parere ha rappresentato nella seconda metà del Novecento una delle voci più interessanti e vitali della cultura del design e dell’architettura. In particolare, per rimanere nel nostro campo, Enzo Frateili ha dedicato molte delle sue energie intellettuali alla storia del design (italiano) e alle ragioni e ai metodi della storia. Lo ha fatto in modi che ci sono sembrati meritevoli di essere ripresi e indagati, soprattutto per la qualità critica della sua produzione storiografica, mai limitata alla pura ricognizione di fatti, ma alimentata sempre da domande e interpretazioni che ne fanno un vero e proprio “storico delle idee” sul design...

Biografia autore

Raimonda Riccini, Università Iuav di Venezia

Professore ordinario all’Università Iuav di Venezia, dove coordina il curriculum in Scienze del design della Scuola di dottorato e il gruppo di ricerca Design e Museologia. Dal 2013 è direttore della rivista on line «AIS/Design. Storia e Ricerche», organo dell’Associazione italiana degli storici del design, di cui è co-fondatore e attuale Presidente. Ha ideato e curato il Forum nazionale dei dottorati in design (Venezia 2013, 2016, 2017). Suoi libri sono entrati nella selezione finale per il premio Compasso d’Oro, rispettivamente nel 2013 e nel 2014. Di recente ha pubblicato Il progetto senza storia? Le scienze umane nella didattica delle scuole di design, in Storia hic et nunc: La formazione dello storico del design (a cura di P.P. Peruccio e D. Russo, Allemandi 2015); ha curato (con P. Proverbio) Design e immaginario. Oggetti, immagini e visioni fra rappresentazione e progetto (Il Poligrafo 2016) e Angelica e Bradamante. Le donne del design (Il Poligrafo 2017), frutto dei lavori dell’ultimo convegno nazionale di AIS/Design.

Pubblicato
2017-11-10