La doppia invenzione. Un prototipo comunicativo dell’industria alimentare

Il caso Star

Parole chiave: Comunicazione alimentare, Design grafico, Packaging design, Prototipo comunicativo

Abstract

L’ipotesi centrale è che l’industria stessa sia, a tutti gli effetti, fucina di comunicazione, luogo  che produce anche comunicazione, centro in grado di fondare specifici modelli comunicativi e di coordinare nel tempo tutti i necessari flussi informativi. La nascita di alcuni prodotti è, necessariamente, di doppia innovazione: interessa sia il piano produttivo in senso stretto che il piano comunicativo. In questo senso va loro riconosciuta una netta valenza di prototipo. Il caso Star è quello di un’industria che partecipa alla complessa strategia comunicativa degli anni Cinquanta, quando va portata a compimento, anche sul piano dell’immaginario collettivo, la fine dell’insicurezza alimentare. Il processo di iconizzazione dell’alimentare industriale passa allora per un volto domestico, per sembianze familiari: attiva di un’iconografia di fondazione, in tutto simile a quella operata ai primordi dell’arte della pubblicità: i sistemi di valori attorno al prodotto di consumo sono tradotti tramite un processo di personificazione, ora trasferito sul piano narrativo della domesticità.

Biografia autore

Giovanni Baule, Politecnico di Milano

È professore Ordinario di Disegno Industriale presso la Scuola del Design (Politecnico di Milano) dove è stato Presidente del Corso di Laurea in Design della Comunicazione dalla sua istituzione e co-coordinatore del Dottorato in Disegno Industriale e Comunicazione Multimediale. Esperto di comunicazioni visive, si occupa di teoria e metodi del progetto di comunicazione; è promotore del centro Design della Comunicazione per il Territorio – DCxT. Direttore scientifico della collana Design della Comunicazione, Franco Angeli, è membro del comitato scientifico di MuVi – International exhibition of video and moving image on synesthesia and visual music e Scientific Institutional Partner dell’«International Journal of McLuhan Studies». Dal 1985 al 2008 è direttore di «Linea Grafica» (XIV Compasso d’Oro), dal 1990 al 1996 è direttore di «Area». Già membro del Comitato scientifico del Museo dell’Illustrazione di Ferrara e del Comitato Direttivo di ADI, Associazione Italiana per il Disegno Industriale, è membro onorario di AIAP, Associazione italiana design della comunicazione visiva.

Pubblicato
2015-07-31