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Albe Steiner, cambiare il mondo attraverso il progetto
È da poco uscito il volume Albe Steiner. Cambiare il libro per cambiare il mondo. Dalla Repubblica dell’Ossola alle Edizioni Feltrinelli di Marzio Zanantoni per i tipi di Unicopli. Il libro, risultato di un ponderoso lavoro sui documenti d’archivio durato 6 anni, oltre ad essere una biografia politico-culturale su Albe Steiner (di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita), rappresenta anche una “particolare” storia dell’editoria italiana tra il 1945 e il 1965.
“Particolare” proprio perché, attraverso la figura e la professione di Steiner, alcuni momenti di quella storia, fatta di riviste, periodici, case editrici, vengono qui analizzati non dal punto di vista dell’Editore, del Direttore o della Redazione, dunque non attraverso il lavoro di chi pensava e produceva i contenuti, ma dal punto di vista di chi progettava e realizzava la comunicazione visiva di quei contenuti, dando loro forme, colori, spazi: una estetica visiva insomma.
La figura di Steiner che ne emerge non è unicamente quella nota del progettista grafico, ma di operatore culturale, di intellettuale militante e antifascista che con la sua professione ha portato la modernità dentro la Sinistra italiana, abituata a messaggi visivi e propagandistici più tradizionali.
Attraverso una notevole mole di documenti inediti, il lavoro grafico di Steiner viene analizzato attraverso le sue collaborazioni con alcuni dei principali editori italiani: Einaudi, le Edizioni Avanti!, gli Editori Riuniti, Feltrinelli, sino agli ultimi lavori per Zanichelli, prima della improvvisa scomparsa nel 1974. Ma nel libro scorrono anche gli allestimenti per i Festival dell’Unità, i disegni per le tessere del Partito, i bellissimi manifesti, i periodici politici e culturali più importanti degli anni Cinquanta e Sessanta sino ai progetti grafici di due tra le più belle riviste degli anni Settanta: “Utopia” e “L’erba voglio”, i cui titoli recuperavano il senso più vero della vita che da “Politecnico” in poi Albe e la moglie Lica rincorrevano.
Della pubblicazione –che anticipa di qualche settimana una successiva sulle ricerche visive di Steiner a cura di Luciana Gunetti in uscita sempre per Unicopli con il titolo “La cultura visuale in Albe Steiner. Ricerche (1938-1952)”– se ne parlerà anche in occasione di Bookcity Milano 2013 alla Fabbrica del Vapore (via Procaccini 4), sabato 23 novembre alle 14,00. All’incontro dal titolo Visual design: Steiner e Munari tra gioco e mestiere, oltre l’autore, parteciperanno Giovanni Anceschi, Valentina Garavaglia, Mario Piazza.